Come sapete, i campi torsionali sono di due tipi; quelli che girano a destra (positivi per noi) e quelli che girano a sinistra (negativi). Il campo torsionale negativo è ciò che i vecchi radiestesisti chiamavano “verde negativo”, un forza complessa, per la verità, da trattare “con i guanti”. Negli anni 1990-2000 in Russia c’è stata molta sperimentazione dei dispositivi che lavorano con i campi torsionali. Ecco cosa sostiene l’autore di un “torsimetro” (di cui parlerò più avanti), Viktor Shkatov:
“Secondo non solo il mio parere, una rotazione a destra è strutturante, e una rotazione a sinistra e “caotizzante”…oppure è strutturante per altri sistemi, non per noi.”
E ho letto anche questa proposta, pratica, da parte di un altro sperimentatore:
“…Non vi chiedo di cercare i generatori dei campi torsionali positivi, ma, ne sono certo, si potrebbe nella vita fare così, dando un comando al proprio subconscio:
- Quando uscite da una locale, prima girate a destra!
- Sul marciapiede, camminate a destra!
- Un ostacolo, giratelo a destra!
- Mescolate lo zucchero nel caffè girando il cucchiaino in senso orario!
- E così via. Sono certo, col tempo, si rivelerà tutta l’utilità di questo comportamento.”