E mi sa che in realtà, parlando della reincarnazione dobbiamo parlare delle vite parallele, non di quelle passate. Perché ognuno di noi potrebbe trovarsi, nella “prossima” vita, anche migliaia di anni fa/avanti rispetto all’epoca in cui viviamo.
Magari, dipende dal karma e dal karma complessivo dei nostri “compagni di viaggio”.

Queso è un ragionamento che mi è piaciuto:
“…Perché in realtà il passato, il presente e il futuro non esistono. E’ uno, anche a se a voi è difficile capirlo. Per analogia con i tuo corpo multidimensionale, il passato potrebbe essere definito come il movimento della tua “gamba sinistra”. Il presente è il movimento della “gamba destra”, e il futuro è quando tu muovi una mano. Ma tu non potresti separare la tua vita in quella della gamba sinistra, della gamba destra e delle mani.
Sei uno, e questa è la tua incarnazione, il tuo movimento, la tua esperienza. E’ unica. Non ha senso studiare le esperienze fatte dalle tua gambe, prese separatamente non aggiungono nulla di nuovo. L’esperienza di un singolo organo o membro non ti darà l’esperienza di te stesso. Se le tue gambe hanno imparato a camminare e le mani a toccare gli oggetti, non è questo il senso della tua esperienza.
L’obiettivo è imparare a creare, ricordarsene… Ecco perché per adesso stai solo imparando a usare le tue grandissime possibilità, come l’operatore di un grande meccanismo impara gradualmente a padroneggiarlo, a muovere le sue “arti”, a costruire, con il suo aiuto, un edificio.
Così anche tu stai imparando a gestire te stesso come un essere multidimensionale.”