“…Esistono due vie di sviluppo: la via spirituale e quella tecnologica. A coloro che sono affascinati dalla tecnica, potrà sembrare che non esista nulla di più magnifico dei miracoli della tecnologia. …
Abbiamo già tutto dentro di noi, e l’uso del corpo e della coscienza è una via spirituale. Esistono delle tecnologie di altissimo livello, ma è un livello comunque più basso. Da noi sulla Terra arrivano i rappresentanti di diverse civiltà stellari, ma non tutte loro sono delle civiltà dello spirito, anche se molto tecnologiche.. L’Universo è come se fosse diviso in 2 mondi: uno vedico che usa i mantra e le forza della mente, le forze dello spirito, e l’altro materialistico, tecnologico.
Gli uomini hanno rinunciato alla capacità dello spirito di realizzare qualsiasi cosa, si sono attaccati alle macchine. Ma tutto ciò che si può fare con le macchine lo si può fare con con il pensiero, ovvero con la forza di Dio.”
(Sergheh Veretennikov)
Ecco perché mi sale da dentro una grande angoscia quando vedo la piega che sta prendendo la nostra vita regolata dalla tecnologia sempre più invadente ed invasiva (mai innocua per i tessuti vivi), dal sempre più presente controllo del clima, dagli uomini che osannano l’intelligenza artificiale. Che è la negazione della natura spirituale dell’uomo. O forse il progetto è questo? E noi, travolti dall’ondata dell’informazione che si sta scaricando dal web negli ultimi 20 anni, abbiamo anche perso la capacità di reagire e molti, anche a discernere.