Alla fine del XX secolo un gruppo di fisici russi ha fatto una straordinaria ricerca sui campi torsionali. Dalla fisica teorica si sarebbe potuto passare alla pratica, ma questa ricerca fu bloccata e dichiarata “pseudoscienza”. Non a caso quasi nessuno ne è a conoscenza. L’uso delle tecnologie torsionali avrebbe potuto cambiare il mondo e, gradualmente, l’uomo stesso. E non si sarebbe trattato di qualche miglioria: la scienza avrebbe dovuto riconoscere il primato dello spirito rispetto alla materia. Ma l’umanità non è pronta a questo passo epocale.
È iniziata l’era dei cambiamenti globali che, pur essendo molto dolorosi per molte persone, apriranno strada alle nuove energie e forse, ad una migliore umanità, ad un uso migliore di tutte le risorse, e soprattutto – speriamo - ad una vera evoluzione dell’essere umano. Quindi, l’eventuale cambio del paradigma scientifico ci verrebbe giusto a pennello, è ciò che ci serve!
Questo concetto è molto attuale!
Non sono una fisica, ho studiato le scienze umanistiche. Ma è tutta la vita che faccio la radiestesia e da tanti anni mi occupo di radiestesia spirituale russa e di tecnologie radiestesiche russe.
E ho constatato che le scoperte rifiutate sono alla base della radiestesia spirituale russa.
A chi è interessato a questo argomento consiglio di leggere il mio libro “I campi torsionali, la base dell’Universo” perché credo di essere riuscita a spiegare la radicale diversità delle TRR da altre discipline che conosco o uso (la radiestesia medica, la radionica, tante tecniche olistiche che lavorano sulla trasformazione delle energie).
Perché un argomento che riguarda la fisica teorica interessa noi radiestesisti?
Per tre motivi:
⦁ Perché la vera natura della coscienza, del pensiero umano, è torsionale, e la vita ne offre molte prove;
⦁ Perché i campi torsionali sono generati anche da forme geometriche e topologiche. Si chiama “effetto forma”. Possiamo utilizzare queste loro caratteristiche per comunicare con realtà sottili;
⦁ Perché alla fine diventeremo consapevoli di appartenere, con il nostro Spirito, a quel mondo invisibile che è la matrice della nostra realtà.