“I Registri Akaschici rappresentano la memoria universale, la Coscienza cosmica”, dice il web esoterico. Si fanno parecchi corsi di lettura dei registri akashici.
Davvero tutti possono leggerli, basta fare un corso? Vorrei dire due parole su come questo concetto è visto dalla radiestesia spirituale russa. E cosa c’entra l’Akasha con la radiestesia, mi chiedete? C’entra, perché un operatore lavora a stretto contatto con il proprio Sé Superiore, direttamente collegato con il Sistema della Mente Suprema. Di cui l’Akasha fa parte.
Da questo punto di vista l’Akasha è un “magazzino” сhe contiene tutta l’informazione che riguarda la Terra, i pianeti, le anime e il Sistema della Mente Suprema stesso. E’ un gigantesco database, non riscrivibile. E non tiene conto delle misure di segretezza eventualmente prese dagli umani (questa cosa è bella e manda a quel paese tanti “signori della guerra”…).
L’accesso diretto all’Akasha (di tipo: “ora vado, guardo e te lo dico”) lo possiedono soltanto le Essenze del Sistema, entità di altissimo livello.
Noi umani non abbiamo un accesso DIRETTO a quel piano, ma come allora giunge in Akasha l’informazione che riguarda noi? Ci arriva tramite i diversi livelli del sistema e i canali che li collegano, i canali realizzati dai “campi” del sistema (energetico-informazionali o informazionali).
In Akasha giunge periodicamente, in ore stabilite, tutta l’informazione che riguarda l’attività del Sè Superiore di una persona, la rilascia lo spirito.
La trasmissione dell’informazione dura alcuni minuti, in questi periodi la ricezione di tutta la trasmissione che ha a che fare con il Sé Superiore (e quindi anche cin il lavoro radiestesico) può rallentare. Naturalmente, ciò dipende dall’esperienza e dal livello spirituale della persona. Liudmila Puchkò (“La medicina multidimensionale”) consigliava di non lavorare durante l’Akasha ai principianti.
Possiamo interagire con l’Akasha-magazzino dei fatti?
Si, ma in maniera consapevole, tramite il Sistema della Menre Suprema. Per accedere dobbiamo:
* capire quale tema vogliamo sviluppare (per esempio, i temi del nostro sviluppo spirituale)
* chiedere alle Forze Superiori di aprire l’accesso all’Akasha per avere le informazioni che riguardano questo tema e i temi collegati.
Si fanno delle domande (tramite il Sé Superiore dell’operatore) e si ottengono delle risposte. Il carattere delle risposte, e il loro contenuto dipendono dalle conoscenze che ha l’operatore – per cui serve una CONTINUA CRESCITA SPIRITUALE.
Se fai la cose con serietà… non è nemmeno tanto difficile.
Che cosa voglio dire? Voglio dire che i maestri russi danno per scontato che un operatore è collegato al suo Sé Superiore, che FA PARTE del Sistema (non la mente, non la coscienza, ma l’anima e lo spirito di ciascuno, i due componenti del Sé Superiore, appartengono al Sistema).
Siamo sicuri che un sensitivo che aveva letto un paio di libri esoterici o un sedicente mago sia collegato al suo Sé Superiore, leggendo i vostri “registri akashici”????
Siamo sicuri che non sia pieno di entità, che non abbia un mucchio di collegamenti con eggregore negative? Che non legga ciò che gli suggeriscono dal basso astrale (sghignazzando) ?
E vi mette pure paura, vi indica le vostre mancanze… o vi racconta i fatti terribili accaduti nelle vite passate. E’ ciò che una volta mi aveva comunicato un’amica del web, terrorizzata da una “lettura”.
E’ una materia delicata.
Un operatore radiestesico qualificato, se si basa sulla teoria seria e se è collegato davvero al suo Sé Superiore, potrà farlo, ma è molto meglio se gli interessati prendano l’iniziativa nello loro mani iniziando a studiare l’arte della radiestesia e le tecniche serie.
Anzi, fidarsi solo di se stessi è un obbligo per un operatore radiestesico, perché nessuno lo conosce meglio dell’UNICO VERO MAESTRO – il suo Sé Superiore.